Il Ministero del lavoro ha pubblicato un vademecum contenente indicazioni da attenzionare in caso di prestazioni lavorative connotate da esposizione ad alte temperature (allegato).
Nel documento, il Ministero del lavoro indica tra le attività prospettiche di maggior utilità quella di prevedere in un futuro prossimo lo sviluppo di un sistema di allerta caldo attraverso un accurato sistema previsionale incentrato sulla mappatura delle temperature.
Vengono, poi, passati in rassegna i rischi derivanti da lavorazioni connotate da esposizione a elevate temperature, dapprima rispetto agli effetti generali che possono avere nei confronti dei lavoratori in termini, ad esempio, di:
− esaurimento da calore;
− colpi di calore;
− mancanza di concentrazione;
− scarsa capacità decisionale;
− maggior stanchezza e spossatezza.
Sono, poi, passati in rassegna in via esemplificativa e non esaustiva, i settori a maggior rischio di esposizione a temperature elevate, distinguendo le attività connotate da prestazioni rese in ambienti chiusi, rispetto a quelle effettuate all’aperto.
Con l’occasione si ricorda che, nel caso di temperature elevate registrate dai bollettini meteo o “percepite” in ragione della particolare tipologia di lavorazioni in atto, è prevista la possibilità di richiedere la cassa integrazione guadagni ordinaria evocando la causale “eventi meteo”. Si considerano elevate le temperature superiori a 35° centigradi.
Da ultimo, il vademecum fornisce alcune indicazioni circa i migliori accorgimenti da adottare in ipotesi di prestazioni rese con esposizione a temperature elevate, distinguendo tra le attività svolte in ambiente chiuso (per le quali è importante valutare correttivi nei processi, nella fisionomia dei locali, e nei mezzi utilizzati che impattano in termini di generazione di calore), rispetto a quelle eseguite all’aperto (per le quali è maggiormente rilevante agire sulla collocazione nell’arco della giornata, evitando le ore più
calde).
Essendo un argomento strettamente correlato alla Sicurezza sul Lavoro, vi invitiamo a prendere contatto con il vostro Consulente per la Sicurezza per valutare quali soluzioni adottare.